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Il piccolo BIM: il Building Information Modeling per tutti

Da qualche tempo ormai, nel settore delle costruzioni, l’acronimo BIM è diventato un tormentone.
Sono in tanti a parlarne, con visioni spesso differenti: a detta di molti il Building Information Modeling servirà solo per le grandi opere; altri, invece, affermano che sia fondamentale per una sana progettazione; c’è poi addirittura chi afferma che il BIM non sia davvero un punto di svolta.

Ma chi ha ragione?

Direi che, come spesso accade, la verità vada cercata nel mezzo e, bando ai preconcetti nei confronti delle nuove mode, il BIM non va visto come un mostro cattivo toglierà il lavoro agli operatori del settore o come un programma difficile da imparare, bensì è da considerarsi un’opportunità.

IL BIM È PROGETTARE COL SENNO DI POI.
IL BIM È LAVORO DI SQUADRA.

Ma che significa progettare col senno di poi?

A chi non piacerebbe consegnare una fine-lavori cosciente del fatto che tutti saranno soddisfatti?
La risposta è ovvia – chiunque lo vorrebbe – e il metodo BIM (perchè di metodo si tratta) ci aiuta proprio in questo. È naturalmente implicito il fatto che la buona riuscita dell’opera sia rimandata comunque alla diligenza degli attori coinvolti – committenza, progettista e impresa – ma con gli strumenti giusti tutti possono migliorare il proprio operato.
In special modo vanno riviste le modalità di lavoro di noi progettisti, in quanto nostro è il compito di digitalizzare l’intervento: realizzando un modello digitalizzato, infatti, abbiamo una visione più realistica dello stato di fatto e dell’intervento da eseguire, ma soprattutto lo rendiamo di più facile comprensione anche al cliente che grazie al modello 3D prende maggiore coscienza sia delle proprie scelte che delle conseguenze alle quali queste porteranno.
Una scelta consapevole da parte del cliente è in assoluto una scelta col senno di poi in quanto effettuata in virtù di ciò che ha visto coi propri occhi. Questo è solo uno dei tanti dei vantaggi del BIM.

Perché il BIM è lavoro di squadra?

Come già accennavo prima, il processo BIM coinvolge un insieme di attori chiamati a concertarsi verso un progetto comune. Il risultato sarà appunto frutto del lavoro di squadra. Anche questo è BIM!
Il mondo delle costruzioni è popolato da una variegata gamma di figure, quali architetti, ingegneri strutturisti, impiantisti, imprese esecutrici e infine, ma non per importanza, i committenti.
È dall’interoperabilità di tali figure che si genera il progetto BIM e tutti ne gioveranno.

Nei prossimi articoli, grazie ad alcuni esempi pratici, cercheremo di fare un po’ di chiarezza sul concetto del piccolo BIM – ossia il BIM applicato alla piccola edilizia con cui il 90% di noi professionisti si rapporta ogni giorno – e sul BIM in generale.

 

Ing. Giuliano Paglialunga
BIM Engineer @Studio30

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