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Rapporto OICE: 2017 l’anno di svolta, i bandi di gara BIM triplicati

L’OICE ha presentato a Roma il 14 febbraio 2018 il Rapporto sulle gare BIM del 2017: dal dossier, illustrato da Andrea Mascolini, Direttore Generale OICE, è emerso che le gare BIM coprono ancora una quota minima del complesso della domanda pubblica – solo l’1,4% in numero sul totale dei bandi per Servizi di ingegneria e architettura (S.I.A.) e il 2,5% in valore –, tuttavia è altrettanto evidente che il 2017 è stato un anno di svolta perché i bandi sono triplicati.

II Rapporto OICE nell’ambito della quotidiana attività di monitoraggio del mercato che mensilmente si concretizza nell’Osservatorio OICE/Informatel dal 1996, conferma che le amministrazioni più attive sono state i Comuni, seguiti dalle Amministrazioni centrali e periferiche dello Stato, le Province e gli Ospedali.
I Comuni hanno pubblicato 37 gare, il 43,0% del totale, le Amministrazioni dello Stato 25 bandi, il 29,1%, i Concessionari ferroviari 3 bandi, il 3,5%, le Province 6 bandi, il 7,0%, Ospedali USL ASL e Università e ricerca, ciascuno 5 bandi, il 5,8%, e infine le Regioni 1 bando, 1,2%.

Quasi la maggioranza delle gare è stata bandita per opere puntuali, fra le quali oltre il 30% nell’edilizia scolastica. Il BIM è stato prevalentemente richiesto come elemento premiale in sede di offerta, in particolare nella valutazione delle caratteristiche metodologiche dell’offerta, con un punteggio variabile da 1 a 20, quando è stato puntualmente individuato come sub‐elemento di valutazione al BIM sono stati assegnati in media da 4 a 5 punti. La distribuzione territoriale per macroregioni dei bandi BIM rilevati nel 2017 è abbastanza omogenea, si va dal massimo delle Isole con 24 bandi, pari al 27,9% del totale, al minimo del Meridione con 12 bandi, pari al 14%. Il Centro con 13 bandi arriva al 15,1%, il Nord–Est con 19 bandi al 20,9% e infine il Nord–Ovest con 19 bandi al 22,1%.

Sette società hanno presentato alcuni significativi progetti con il BIM: 3TI Progetti (Alfredo Ingletti) – Beyond BIM: Experience in Doha Metro Project; ambiente sc (Francesca Tamburini) – Approccio metodologico per la progettazione delle opere a verde su infrastruttura ferroviaria in BIM; Artelia Italia (Alberto Romeo) – Elahiyeh Multiuse Complex Tehran (Iran); B5 (Ugo Brancaccio) – Sperimentazione del processo BIM per il restauro architettonico; Recchiengineering (Emanuela Recchi e Enrico Maggi) – Intervento residenziale UPTOWN a Cascina Merlata (Milano): il BIM dal progetto al cantiere; Sinergo (Filippo Bittante) – Riqualificazione edificio storico in Corso Porta Vittoria (Milano); SWS (Alessandro Menozzi) – Stazioni metropolitane di Copenhagen, Cityringen.

In conclusione, attraverso i dati si legge un importante processo di evoluzione negli ultimi due anni, con un numero di procedure gi gare per opere pubbliche che prevedono l’utilizzo delle metodologie BIM in significativa crescita: se nel 2015 i bandi BIM sono stati 4, nel 2016 questi sono saliti a 26, fino a crescere nel 2017 ad una quantità di 86 gare, il che significa dunque un aumento del 70%. Praticamente sono triplicati in tre anni, una dinamica in crescita, con una impennata tra ottobre e dicembre 2017 dovuta probabilmente all’approvazione del DM n. 560/2017 (decreto BIM – ne abbiamo parlato QUI).

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