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BIM e PNRR: Questo matrimonio s’ha da fare

Siamo arrivati al punto di dover credere che il matrimonio tra BIM e PNRR di debba fare, oserei dire “A tutti i costi!”.

Anche il nuovo Decreto BIM del 2 Agosto 2021 (di cui ho parlato QUI) che aggiorna per così dire il Decreto Baratono 560/2017, sembra sia un passo dovuto in una sorta di definizione di un contratto pre-matrimoniale tra i due partner.

L’obbligatorietà del BIM negli appalti pubblici sta raggiungendo il suo compimento seppur a piccoli passi già dal 2019. I contratti per il PNRR si spera diano ora un’ulteriore spinta all’utilizzo della metodologia BIM nel nostro Paese.

Purtroppo ancora oggi facciamo i conti con un mercato a margini ridotti, ciò non va a braccetto con gli sforzi per il miglioramento dell’efficienza progettuale e realizzativa definita in ogni processo BIM degno di questo nome. Ma grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, PNRR, possiamo sperare che si potrà diffondere l’uso del BIM in modo più consapevole e proficuo.

PNRR-Le-mission

Sono necessari sforzi innovativi a partire dagli studi tecnici, uffici tecnici della pubblica amministrazione, uffici tecnici “di cantiere” delle stazioni appaltanti. Tutto ciò però con una base di regole chiare e precise da poter seguire adattandosi ai cambiamenti richiesti dal mercato. Le norme UNI, ad esempio, possono contribuire alla scrittura queste nuove regole tecniche a completamento dei dispositivi legislativi. Ad oggi abbiamo dalla nostra parte la UNI EN ISO 19650 e la sua parte esclusivamente italiana la UNI 11337.

“Il BIM ha un ruolo chiave all’interno del PNRR, per snellire le procedure di appalti e opere”. Così l’On. Alessia Rotta, Presidente della VIII Commissione della Camera dei Deputati (Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici), durante il video messaggio di saluto indirizzato alla platea del convegno BIMSummit2021 il 5 Ottobre 2021. Un buon punto di partenza questa idea di “snellimento” delle procedure, chissà se poi ne potremo parlare davvero bene tra qualche anno. Staremo a vedere, naturalmente.

Già nel Luglio 2021 e prima dell’aggiornamento del Decreto BIM erano uscite le Linee Guida per il PFTE, i progetti di fattibilità tecnica ed economica, alla base della partecipazione ai concorsi indetti dalle Pubbliche Amministrazioni. E alcune hanno fatto un buon lavoro nella redazione di Capitolati Informativi BIM a base di gara, come l’Agenzia del Demanio a lavoro da tempo con le maggiori università italiane in ambito di innovazione BIM dei processi.

Ai posteri, dunque, l’ardua sentenza! Vedremo nei prossimi cinque anni i risultati di tutte le politiche di digitalizzazione nel mondo AECO e, chissà, magari ne parleremo.

Nell’attesa attiva, come piace a noi, vi consiglio però una lettura interessante da uno degli autori de “Il BIM per la Pubblica Amministrazione”, Pietro Farinati. Si tratta di un ebook edito da Maggioli che in poco meno di 200 pagine, molto scorrevoli, ti porterà in un unico strumento una raccolta di articoli e pubblicazioni uscite su “L’Ufficio Tecnico” proprio sul tema. Ecco il link all’acquisto:

Metodi e strumenti per la progettazione secondo il PNRR – e-Book in pdf | Maggioli Editore

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