Vademecum per l’Art. 135 bis TU Edilizia: la svolta per la smart building
In occasione dell’evento di apertura di Smart Building Expo 2017, Anitec-Assinform, Confindustria Digitale e Assimpredil Ance insieme al Mise e Anci presentano “Una guida per la predisposizione degli edifici alla connessione in banda ultralarga”. Il vademecum riguarda l’applicazione dell’art. 135 bis del Testo Unico dell’edilizia, e si propone come strumento di consultazione e verifica sugli obblighi di legge e sulle opportunità di innovazione collegate alle connessioni ad altissima capacità.
«Il mondo delle costruzioni sta affrontando una sfida complessa che coinvolge tutti i processi organizzativi e produttivi – aggiunge Marco Dettori, presidente Assimpredil Ance. L’innovazione digitale favorisce l’affermarsi di un modello di integrazione collaborativa, consentendo di migliorare le fasi di lavorazione, ridurre i tempi e i costi. La Guida che presentiamo è una risposta che agevolerà la conoscenza e la crescita professionale di tutta la filiera, permettendo alle costruzioni di giocare un nuovo ruolo nell’innovazione digitale del Paese».
A partire dall’1 luglio 2015 chi richiede un permesso di costruire per una nuova costruzione o per un intervento di ristrutturazione edilizia importante deve predisporre l’edificio alla connessione ad alta velocità in fibra ottica a banda ultralarga. Tutti gli edifici di nuova costruzione e quelli sottoposti a ristrutturazioni tali da richiedere il rilascio del permesso di costruire, dovranno essere equipaggiati con un’infrastruttura fisica multiservizio passiva interna all’edificio, costituita da adeguati spazi installativi e da impianti di comunicazione ad alta velocità in fibra ottica fino ai punti terminali di rete. Inoltre dovranno avere il cosiddetto “punto di accesso”, cioè un luogo all’interno o all’esterno dell’edificio e accessibile alle imprese autorizzate a fornire reti pubbliche di comunicazione, dedicato alla connessione con l’infrastruttura interna all’edificio predisposta per i servizi di accesso in fibra ottica a banda ultralarga. L’obbligo è previsto dall’articolo 135-bis del Testo Unico Edilizia (Dpr 380/2001), introdotto dalla Legge 164/2014 di conversione del Decreto Sblocca Italia (DL 133/2014), e si applica a tutte le nuove costruzioni per le quali le domande di autorizzazione edilizia siano presentate dopo il 1° luglio 2015, e in caso di opere che richiedano il permesso di costruire ex articolo 10, comma 1, lettera c), del Dpr 380/2001, cioè gli interventi di ristrutturazione edilizia. In realtà ad oggi la messa in pratica di detto articolo non è pienamente entrato in vigore.
Insieme alla guida, è stata inoltre presentata dal Ministero dello Sviluppo Economico l’etichetta volontaria, prevista dall’art 135 bis del Testo Unico dell’edilizia, “Edificio predisposto alla banda ultralarga” nell’ottica di una forte valorizzazione, sin già dai canali di vendita, degli edifici “broadband ready”. «È nostro compito aiutare tutti i settori produttivi ad abbracciare la trasformazione digitale – afferma Elio Catania, presidente di Confindustria Digitale – L’edilizia coinvolge circa l’80% delle attività produttive che si generano nel Paese: dai servizi di ingegneria e architettura all’impiantisca, alla carpenteria, all’industria dei materiali, alla logistica. La penetrazione dell’innovazione digitale in questo settore significa incrementare non solo la qualità del prodotto costruito e di conseguenza la qualità di vita nei nostri territori e città, ma può risultare un fattore chiave di crescita e innovazione per l’intero sistema economico. Proprio in tale direzione si colloca la realizzazione di questa guida, primo importante risultato dell’accordo di collaborazione siglato tra Confindustria Digitale e Assimpredil Ance e che mira alla più ampia diffusione delle indicazioni normative in materia di tecnologie digitali applicate agli edifici».
«Gli edifici predisposti alla Banda Ultra Larga, tramite la presenza di infrastrutture per il cablaggio interno, velocizzano e rendono più conveniente la loro connessione con la rete di accesso ottica in fase di sviluppo», spiega Stefano Pileri, presidente di Anitec-Assinform. «Per questo motivo il valore di questi edifici sarà più elevato e tali edifici saranno più attraenti. La disponibilità della connessione a Banda Ultra Larga, che oggi comincia a presentarsi sul mercato con velocità fino a 1 gigabit al secondo, a costi molto contenuti, è essenziale sotto diversi punti di vista: penso, ad esempio, all’utilizzo contemporaneo da parte di tutti i componenti di una famiglia con ragazzi nativi digitali e genitori che adottano forme di lavoro agile e formazione permanente all’interno delle abitazioni, così come alle industrie ed ai professionisti che necessitano di connessioni estremamente veloci tra i loro uffici, i fornitori, i distributori e i clienti, utilizzando i dati e le applicazioni sempre più spesso residenti nel cloud. Infine questi Edifici diventano pilastro delle strategie Smart City nelle nostre Città in quanto abilitano applicazioni per la sicurezza, il risparmio energetico e il controllo della stabilità strutturale».